La Sindrome Genito Urinaria

La sindrome genito urinaria (SGU) rappresenta una patologia multi-sintomatica della post-menopausa, caratterizzata da 

  • bruciore vaginale, 
  • prurito, 
  • dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali), 
  • cistiti ricorrenti, 
  • incontinenza urinaria. 

Queste problematiche sono ad oggi molto frequenti poiché la vita media è aumentata di almeno 30 anni ed accompagnano le donne nell’altra metà della loro vita, diventando una sintomatologia importante soprattutto nelle donne che vanno incontro a menopausa precoce o indotta.

È fondamentale che la donna si senta di poter parlare con il proprio ginecologo dei disturbi che avverte perché potrebbero essere segni e sintomi della Sindrome Genito Urinaria. Infatti, circa la metà delle donne in menopausa soffre di disturbi riconducibili alla SGU, ma tuttavia questa è ancora sotto-diagnosticata. 

I sintomi della SGU a peggiorare se non trattati ed alcuni fattori influiscono negativamente: la scarsa attività fisica provoca una minore vascolarizzazione ma anche il peso eccessivo, il fumo e l’inattività sessuale sono elementi che portano ad un peggioramento dei sintomi. 

Il trattamento con SEFFIGYN® è un trattamento di Medicina Autologa che sfrutta quindi il potenziale rigenerativo delle proprie Cellule Progenitrici per la rigenerazione dei tessuti. È importante dare nuovamente tono ed elasticità ai tessuti vaginali per contrastare la SGU e le pazienti riferiscono un miglioramento già nelle prime due settimane dopo il trattamento con un progressivo benessere nei mesi successivi.

Il trattamento dura circa un’ora, in ambulatorio con anestetico locale nella zona di prelievo: viene infatti ottenuta attraverso il medical device SEFFIGYN® una modesta quantità di tessuto adiposo naturalmente contenente la Frazione Vasculo Stromale composta da Fattori di Crescita e Cellule Staminali Mesenchimali. La Componente Vasculo Stromale, ricca di proprietà rigenerative viene quindi impiantata nell’introito vaginale in modo da rigenerare il tono e l’elasticità. Viene quindi stimolata la produzione del proprio tessuto, del proprio collagene e della propria elastina, quindi senza nessun pericolo di rigetto. 

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Contenuti scientifici a cura della Dott.ssa Marina Mantovani, Medico Chirurgo iscritto all’albo dell’Ordine Medici di Modena n°2831